Chiunque conosca un po’ lo spagnolo e le sue caratteristiche sa che si tratta di una lingua dinamica. Una delle caratteristiche più particolari e a volte confuse è l’uso dei diminutivi e degli accrescitivi. È lo stesso dire “perrito” che “perrote”? E “casita” oppure “casota”? Noi iNMSOL vogliamo spiegarti le differenze e i loro significati. Forza andiamo!
Diminutivi: non solo cose piccole
I diminutivi, questi piccoli suffissi come “-ito”, “-illo”, “.ín”, non indicano solamente la grandezza, ma anche affetto, intimitá e incluso un pizzico di ironia. Si può distinguere tra valore connotativo e denotativo a seconda del significato che vogliamo esprimere.
- Grandezza: Il più comune, no? “Pajarillo” (uccello piccolo), “manito” (mano piccola).
- Affetto: Quì è quando la cosa si fa divertente. “Abuelita” può riferirsi a tua nonna, indipendentemente dalla sua grandezza, ma si dice per esprimere l’affetto nei suoi confronti.
- Ironia: A volte, i diminutivi possono fare un po’ i furbi. Dire “un momentito” può significare che impiegherai più tempo del previsto.
Accrescitivi: non solo cose grandi
Dall’altra parte del ring, gli accrescitivi, come “-ote” oppure “-ón”, danno una sensazione di grandezza, ma posso avere anche altre sfumature.
- Grandezza: è quello più ovvio. “Ratón” (topo grande), “sillón” (sedia grande).
- Disprezzo o scherzo: Quì è dove gli aumentativi si fanno interessanti. “Listillo” potrebbe riferirsi a qualcuno che si crede intelligente ma non lo è molto.
- Esagerazione: Non hai mai detto”tardón” quando qualcuno arriva con molto ritardo? Questo è il fascino degli accrescitivi.
Come si formano questi suffissi?
Bene, bisogna procedere con cautela. Nonostante ci siano delle regole, lo spagnolo è abbastanza giocherellone ed ha le sue eccezioni. Però non scoraggiarti, ti lasciamo qui una linea guida:
- Diminutivi più comuni:
- “-ito/a”: Amigo -> amiguito.
- “-illo/a”: Casa -> casilla.
- “-ín/a”: Ratón -> ratoncito.
- Accrescitivi più comuni:
- “-ón/a”: Lobo -> lobón.
- “-ote/a”: Libro -> librote.
- “-azo/a”: Casa -> casaza.
FAQs: Chiarendo diminutivi e accrescitivi
- Posso usare qualsiasi suffisso con qualsiasi parola? Magari! Però non si può. Nonostante ci siano regole generali, la verità è che alcuni sono meglio di altri a seconda della parola. Bisogna procedere con cautela perché a volte, cambiando il suffisso cambia il significato, come “pato” e “patito”.
- Ci sono luoghi in cui i suffissi si usano di piú? Certo che si! Ad esempio, in molti luoghi dell’America Latina, i diminutivi si usano molto per esprimere affetto e intimità.
- Tutti gli accrescitivi sono dispregiativi? Non per forza. Nonostante possano avere una sfumatura ironica, possono anche semplicemente esagerare o aumentare qualcosa. Dipende tutto dal contesto!
Conclusione:
Bene, come puoi vedere lo spagnolo è una lingua piena di sfumature, giochi e scherzi linguistici. I diminutivi e gli accrescitivi in spagnolo sono alcuni di questi gioielli che rendono lo spagnolo una lingua viva, dinamica e soprattutto espressiva. Per cui, la prossima volta che ascolti qualcuno dire “ratito” pensa se si riferisce al tempo, o forse ti sta solo mostrando un pò di affetto. Allo prossima ragazzi!
PS: E se ti capiterà di perderti nel mare dei suffissi, ricordati che il contesto può sempre aiutarti. In bocca al lupo!