Il Giorno della Croce (Día de la Cruz) di Granada è una delle feste più pittoresche della città. Le strade, le piazze, i cortili e le vetrine si riempiono di altari in onore della Santa Croce.
Granadini e visitatori, come ogni anno il 3 maggio, percorrono i vari angoli della città, visitando le crici tradizionali decorate con scialli, ceramica di Fajalauza granadina, utensili di rame e legno antichi, chitarre, quadri, scialli di Manila e persino usando materiali riciclati, sempre con fiori, tradizionalmente garofani, che riempiono di colori l’insieme. Non può mancare in ogni altare il tradizionale “pero”, la mela con le forbici conficcate che impedisce che si possano poner ‘peros’, difetti o critiche alle croci.
Questa festa, che attrae ogni anno a migliaia di visitatori da tutta la Spagna, ha origini pagane e cristiane. L’ invenzione della Santa Cruz è relazionata ad racconto leggendario il cui protagonista è l’imperatore Constantino. Una notte Constantino ha una visione: gli appare in cielo la brillante Croce di Cristo e su di essa delle parole, In hoc signo vincis (“Con quersto segno vincerai”). L’ imperatore fece costruire una Croce e la mise al fronte del suo esercito in occasione della battaglia contro l’esercito barbaro, vincendo senza difficoltá i nemici. Di ritorno alla città, inviò sua madre, Santa Elena, a Gerusalemme alla ricerca della vera Croce di Cristo. Dopo averla trovata, Santa Elena morì pregando che tutti coloro che credono in Cristo che celebrassero la commemorazione del giorno in cui è stata trovata la croce, il tre maggio.
La festa ha subìto diversi alti e bassi, con la sua quasi scomparsa dopo il divieto di chiedere denaro per le croci nel 1883. Infatti, nei quartieri più tipici, come l’ Albaicín ed il Realejo, parallelamente al montaggio delle principali croci di Granada, i bambini della città creavano le loro versioni su piccola scala avvicinandosi al visitatore chiedendo un “chavico pa’ la Santa Cruz” (un chavico per la Santa Croce), una mancia simbolica per collaborare all’organizzazione della croce.
La tradizione è stata restaurata definitivamente nel calendario della città come un grande giorno a partire del 1964.
Come conseguenza dell’impegno della gerarchia cristiana all’eliminazione delle antiche pratiche pagane e superstiziose, le numerose feste naturaliste di maggio combinano la loro motivazione: l’albero é stato sostituito da una croce (la quale spesso nella litiçurgia cristiana si definisce appunto ‘albero’ , per far rimanere intatto ció che é popolare, cambiando solo la sua apparenza esterna.
Attualmente, durante il Giorno della Croce a Granada è comune incontrare bambini e adulti vestiti con abiti da flamenco in tutta la città per ballare sevillanas e balli tradizionali granadini e godere della cucina tipica di questo giorno, come fave con baccala’, le “salaníllas” e salsicce.. Per il Centro di Granada si potrà’ assistere spettacoli musicali durante il pomeriggio e la sera.
Tutte le installazioni competono per catturare gli sguardi della gente e per vincere i premi che il Comune di Granada assegna per fomentare questa tradizione.
Quest’anno la festa del Giorno della Croce potrà’ contare su 62 croci installate che riempiranno le strade e le piazze della città’, 21 croci installate nei patios, 12 vetrine, 15 croci scolastiche e 21 nelle strade e nelle piazze.
Tra le novita’, quest’anno il Comune di Granada installerà’ 3 nuove croci municipali, che si troveranno nel Campo del Principe, in Plaza de las Pasiegas e nell’atrio del Palazzo dei Congressi. La festa comincerà’ alle 12:00 del venerdì¡ fino alle 22:00 dello stesso giorno, e sarà’ possibile vedere le Croci a partire dal pomeriggio di giovedì 2 Maggio
Qui vi lasciamo il link dove potete incontrare tutte le informazioni necessarie sul programma delle attività’ e l’ubicazione delle croci:
https://guiacool.com/event/dia-de-la-cruz-granada/
(Día de la Cruz in Plaza Bib-Rambla)