I numerosi Bagni arabi, resti di terme romane,fonti e piscine naturali, sono la maniera migliore di dimostrare il fulgore che e’ riuscita a raggiungere.
Le eleganti pratiche igeniche fatte di creme profumate e il significato spirituale attribuito all’acqua, furono le radici dello sviluppo de “los Hamman” o “Bagni arabi” per tutto il territorio. L’edificio del bagno doveva certamente essere costruito in maniera solida per poter sopportare la differenza termica fra l‘interno e l’esterno; di consequenza il materiale usato nella sua costruzione fu principalmente il cemento per i muri..
Questi edifici imponenti, anche se con scarsa ventilazione, dovevano avere un minimo di tre o quattro sale corrispondenti a un atrio, “elapodyterium romano o el “al-bayt al-maslaj arabo”, nel quale ci si riposava e si lasciavano i vestiti; proseguendo si trovava una vasca per rinfrescarsi, chiamata “al-bayt al-barid”, dove si ricevevano delle tovaglie per il corpo..
Dopo quest’ultima si arrivava alla stanza centrale, “el romano trepidarium”, una zona temperata, con una stufa a vapore. L’ultima sala era composta dal “caldarium romano”, composto da flussi di acqua calda, sotto la quale si trovavano i riscaldamenti. Durante l’itinerario si facevano bagni di vapore a differenti temperature.. terminando poi con gli atri servizi offerti, come i massaggi o il parrucchiere.
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