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La Spagna vieta il fumo nei locali

  DON’T SMOKE!!!

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E’ una delle leggi anti-fumo più rigide d’Europa, ed è entrata in vigore dalla mezzanotte di ieri in Spagna. Divieto di accendere sigari, sigarette e pipe in bar, ristoranti, nei parchi per bambini, nelle aree fuori dagli ospedali e dalle scuole. Abolite anche le stanzette riservate per fumatori negli aeroporti. Queste nuove aree “off limits” si vanno ad aggiungere a quelle già previste, da una precedente norma del 2006, che, però, aveva soltanto ”spento” il fumo nei luoghi di lavoro, nei mezzi di trasporti pubblici e nei negozi. Una legge, quella di quattro anni fa, che aveva reso la Spagna, sul fronte della lotta al fumo, uno dei Paesi più permissivi d’Europa, lasciando la libertà di fumare nella maggioranza di bar e ristoranti. La nuova normativa, che è scattata oggi per lasciare ai fumatori la possibilità dell’ultima sigaretta nel giorno di Capodanno, prevede multe per i trasgressori da un minimo di 30 euro ad un massimo di 600mila euro.

La resistenza è stata aspra, è giunta l’ora della rivoluzione anti-fumo: da oggi le sigarette, le pipe e i sigari sono ufficialmente vietati nei locali pubblici. E, come è avvenuto in altri paesi d’Europa – nonché in Italia – si intrecciano le congratulazioni dei salutisti, le lamentele degli esercenti timorosi e la rabbia di chi considera un diritto inalienabile fumare col caffè o col bicchiere davanti, per non parlare degli intervalli fra una portata e l’altra al ristorante. La legge varata dal governo Zapatero è particolarmente severa: no al fumo naturalmente negli ospedali e in tutti gli uffici pubblici, e anche divieto assoluto in tutti i locali, i negozi e gli edifici non privati. Non solo: il fumo è proibito anche negli spazi aperti di ospedali e scuole infantili. Non esiste l’opzione della ‘stanza fumatori’ anche se ventilata (del resto l’esperienza italiana ad esempio dimostra che il costo di istituire uno spazio fumatori adeguato è così alto che molti esercizi hanno optato per il divieto totale

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