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La leggenda delle tre culture

Ogni volta che parliamo della convivenza delle tre culture nella penisola iberica, ci riferiamo, senza ombra di dubbio, alla cultura cristiana, a quella ebrea e a quella musulmana.

A dire il vero questa leggenda, o mito, è considerata realtà, proprio come crediamo sia vero che nei tempi in cui la Spagna, o Granada in questo caso, era territorio musulmano, regnavano la pace e l’armonia. Comunque sia, anche se in alcuni periodi abbiamo potuto godere di pace e rispetto fra le culture, in altri non è stato così. Vediamo, dunque, com’è che le cose sono andate realmente.

Le 3 culture sono coesistite?

È giusto affermare che nella Granada musulmana vissero anche ispano-romani, conosciuti pure come mozárabes. Dopo la caduta dell’impero Almohade, ebbe inizio la dinastia dei Nasridi, quella che, oltre a stabilire l’alleanza con la Castiglia, avrebbe conferito al regno di Granada la sua attuale importanza.

La leyenda de las 3 culturas - Leyendas de Granada

In seguito agli accordi con la Castiglia, Granada iniziò ad essere popolata da castigliani e, principalmente, da mercanti ebrei. Ciò nonostante, questi restarono pur sempre una minoranza, proprio come accade oggi.

Tra l’altro, con la conquista castigliana dei territori musulmani della penisola, diversi spagnoli musulmani arrivarono a Granada.

Dopo la caduta del regno Nasridi, nel 1492, i musulmani iniziarono ad essere designati come mudéjares. Gli ebrei vennero espulsi da questo regno cristiano e, in breve tempo, i musulmani furono convertiti in cristiani.

Per questo motivo, possiamo dedurre che se queste tre culture sono coesistite in passato, ciò è sicuramente accaduto durante il regno Nasridi, grazie alle pressioni politiche che resero possibile l’accordo della dinastia con la Castiglia.

La concezione architettonica

Quando al giorno d’oggi passeggiamo per le strade di Granada, subito ci rendiamo conto della commistione architettonica delle tre culture, o forse anche più. Infatti, anche se è vero che la convivenza egualitaria fra diverse culture sia stata difficile da intravedere, si sono comunque riuscite a rispettare, almeno in parte, le diverse culture che sono passate per la città.

Così, oggigiorno, possiamo visitare posti come:

  • il quartiere ebraico, il Realejo;
  • il quartiere Cristiano, che è il centro di Granada e ospita tutto ciò che è stato costruito dopo il XVI secolo;
  • il quartiere musulmano, l’Albaicín, che, nonostante l’intenzione dei cristiani di cristianizzare la città, convertendo le antiche moschee in chiese cristiane, o abbattendole, è stato dal principio rispettato come patrimonio storico.

Tuttavia, oltre a questi tre, a Granada ci sono anche quartieri appartenenti ad altre culture, dato che, a partire dal XVI secolo, fanno la loro comparsa i gitani. Sacromonte è, infatti, il classico quartiere gitano di Granada, mentre il Barranco de los Negros mostra i segni delle popolazioni subsahariane, le quali hanno avuto anch’esse un ruolo nella storia della città.

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