Quel che è fatto, è fatto!
Questo proverbio si usa quando qualcosa che é stata fatta, non ha piú rimedio…
In spagnolo, nessun animale é peggio considerato dell’asino. A partire dall’immagine dell’animale e finendo con le parole da esso derivate, l’asino é l’emblema dell’ignoranza, della stoltezza e della testardaggine poiché gli si applicano tutte le qualitá negative che, in realtá, sono proprie dell’essere umano.
Questo proverbio in particolare, spinge all’idea del carpe diem, d’accordo con la filosofia del piacere per il presente e per il passeggero, ereditata dagli arabi ma che ritroviamo anche in Seneca. L’asino morto e l’orzo alla coda suggeriscono di godere di questa vita poiché all’abbandonare qussto mondo, a poco servono le ricchezze e gli onori accumulati. Gli elogi, la fama, la gloria sono come l’orzo che mettiamo vicino la coda di un asino morto. Non servono a nulla.